All’apparenza sembrano innocui, tutt’al più fastidiosi. Ma zanzare, zecche, cimici e pulci possono rappresentare un grande pericolo per la salute. Questi piccoli organismi possono infatti fungere da vettori e trasmettere all’uomo patologie anche letali, come malaria, leishmaniosi e febbre gialla.
È questo il tema che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha scelto per rappresentare la Giornata Mondiale della Salute 2014. E visti i numeri è facile comprenderne il perché. Secondo l’OMS, di tutte le malattie infettive, quelle trasmesse da zanzare & co. rappresentano oltre il 17% dei casi: ogni anno colpiscono più di un miliardo di persone (punture di zanzare, pappataci e zecche colpiscono in media 77mila europei all’anno), causando più di un milione di decessi, concentrati nelle zone tropicali; per la sola febbre dengue, le persone a rischio di infezione sono più di 2,5 miliardi in oltre 100 Paesi. La malaria è causa di morte per oltre 600.000 persone, ogni anno.
Negli ultimi anni, la rapida globalizzazione cui si è assistito ha portato ad una altrettanto veloce espansione della potenziale minaccia di queste malattie verso fasce sempre più ampie della popolazione mondiale. La maggiore facilità di viaggiare, le massicce migrazioni dalle aree più povere della Terra, gli scambi commerciali a livello internazionale, in aggiunta a un’urbanizzazione non pianificata e ai molti problemi ambientali (in primis climatici) stanno avendo un impatto molto forte sulla diffusione di queste malattie, al punto che alcune patologie stanno comparendo per la prima volta in zone in cui non si erano avuti casi sino ad ora: malattie esotiche, come la chikungunya, sono ora entrate a far parte del carniere delle malattie delle regioni OMS appartenenti all’Europa, mentre la dengue risulta essere riapparsa dopo 60 anni di assenza.
Contrastare la diffusione di queste malattie è possibile: la massiccia campagna messa in piedi a livello globale dall’OMS in occasione della Giornata Mondiale della Salute 2014 vuole infatti divulgare le corrette pratiche di prevenzione delle patologie trasmesse da vettori da un lato, e aiutare i Paesi più colpiti dall’altro:
- diffondendo le migliori evidenze scientifiche per il controllo dei vettori e la protezione delle persone dalle infezioni;
- fornendo a chi viaggia consigli mirati sui comportamenti da adottare (scarica qui l’infografica con i consigli per viaggiare sicuri)
- assicurando sostegno e assistenza tecnica ai Paesi maggiormente colpiti, affinché siano in grado di gestire i casi e affrontare le emergenze; allo stesso tempo, migliorando i sistemi di notifica e condivisione delle informazioni, affinché si possano centralizzare i dati raccolti e avere una stima quanto più realistica della reale incidenza delle malattie.
- organizzando campagne informative e formative in materia di gestione clinica, diagnosi e controllo dei vettori.